lunedì 7 febbraio 2011

Benvenuti!!!

Buongiorno a tutti, EVVIVA la rete, lasciatemelo dire.....
L' intenzione del sottoscritto, tramite questo blog, è quella di parlare di una delle più belle zone della Liguria, purtroppo "semi-abbandonata" la settimama e "martoriata" nei week end e nel periodo estivo.
Lungi da me voler privare chiunque dal poter godere questo paradiso, l' idea di fondo è però quella di discutere delle vicissitudini del loco onde armoniosamente poterne tutti approfittare.
Crecherò di raccontarvi la quotidianeità affinchè tutti possiamo sviluppare un amore ed un rispetto necessari alla salvaguardia della zona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo è (era) una delle zone più belle ma oltre alle cause di forza maggiore c'è il degrado di chi nei fine settimana prende d'assalto casa nostra e lascia di tutto di più. Io egoisticamente, spero che facciano il più tardi possibile i lavori al parcheggio della Baia del Corvo così quest'estate un po' di "guastatori" o "unni" (chiamali come vuoi) se ne andranno in spiaggia da qualche altra parte. Non si può distruggere sempre tutto. Se pensi poi che la maggior parte delle persone sono indigeni è ancora più grave. Sei ligure ed insozzi dove tornerai ancora nelle prossime domeniche. Ma sei una bestia!!! Io da qualche anno non scendo più nelle ns spiaggette ma ho provato a trovare: gusci di cozze, avanzi di grigliate, mezzi limoni spremuti, colate di candele, bottiglie vuote ed anche qualcuna in mare ancora piena. Il tutto abbandonato dopo le famose "spiaggiate". Non è giustoooo. Ma rimettiamo la sbarra. Entra solo chi ci abita. Non fanno così anche nella pinetina di Arenzano?
Va bè, scusa lo sfogo e complimenti per il tuo blog.

Pietro ha detto...

Anonimo, sei il primo che lascia un commento, GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!
Concordo con quanto dici, abitando poi davanti al parcheggio non ti dico quante litigate da spettatore e da partecipante perchè la foga per parcheggiare gratis è tanta!
Ritengo anche che se regolamentassimo e sensibilizzassimo la gente tutti se ne potrebbe usufruire a modo.
Per questo racconto il quotidiano, acciocchè la gente che, invidiosamente quando è in passeggiata, ci addita come degli eco-mostri possa capire quanto siamo radicati a questo posto e quanto comunque sia difficile risiedervi, abbandonati dal comune e da noi stessi...